Oggi centinaia di studenti e studentesse sono usciti dalle scuole e le università per invadere le strade e le piazze della città e riprendere parola sul presente e su un futuro sempre più incerto. Durante la manifestazione, che da piazza Vittorio Emanuele ha attraversato il centro storico e i Lungarni, gli studenti hanno denunciato i tagli che negli anni hanno sottratto 2 miliardi di risorse pubbliche al comparto scuola e 1,5 miliardi al comparto università. Come Officina Uds-Pisa e Sinistra per… abbiamo promosso una serie di azioni su Provincia e Provveditorato agli studi per denunciare lo stato dell’edilizia scolastica nel nostro Paese, che ha necessità di un immediato rifinanziamento straordinario.
Le scelte politiche ed economiche dei governi dimostrano che il problema non sta nella mancanza di risorse, ma nelle voci di spesa che si è deciso di finanziare: le spese militari, i finanziamenti all’istruzione privata, le grandi opere che non rispondono agli interessi della cittadinanza, ma della speculazione e della rendita, sottraggono risorse al diritto allo studio, alla promozione della conoscenza e della ricerca. Anche il governo Letta nel Decreto Istruzione ha proseguito sulla stessa strada: altri 40 milioni di tagli al diritto allo studio universitario e risposte insufficienti ai problemi della scuola pubblica.
Gli studenti hanno presidiato anche piazza XX Settembre sotto la sede del Comune, alla quale sono stati apposti simbolicamente i sigilli di sequestro preventivo per difendere l’Ex Colorificio dallo sgombero e criticare il sostanziale avvallo dell’amministrazione comunale al ritorno all’abbandono di uno spazio restituito alla cittadinanza e riempito di iniziative. Inoltre, a fronte di una disoccupazione giovanile dilagante e di un mercato del lavoro sempre più precario, la piazza ha avanzato delle rivendicazioni nei confronti della stessa amministrazione comunale, a partire da nuove forme di welfare diretto e indiretto per i soggetti in formazione e per tutta la cittadinanza.
Dall’assemblea conclusiva del corteo in piazza Garibaldi è emersa l’esigenza di ripartire dagli obiettivi della giornata di oggi per la realizzazione di percorsi concreti in grado di ottenere avanzamenti materiali per tutta la società, a partire dalla piena attuazione dagli articoli della Costituzione sul diritto allo studio e dei diritti sociali da essa riconosciuti. Per questo motivo domani saremo a Roma per la manifestazione nazionale “Costituzione – La Via Maestra” e dal giorno dopo torneremo nelle scuole, nelle università e nelle piazze per concretizzare nella nostra città le parole d’ordine della manifestazione di oggi e di quella di domani.