L’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario è tornata sui suoi passi. Il provvedimento preso dalla Dirigenza in data 29 novembre, che predisponeva la chiusura degli studentati di Firenze, Pisa e Siena dal 23 dicembre al 7 gennaio e il pagamento di una tariffa pari a 82€ per chi volesse restare nel proprio alloggio, è stato sin da subito contestato dagli studenti di Firenze, Pisa e Siena, che hanno dato vita a una mobilitazione intensa nei giorni che hanno portato al Consiglio d’Amministrazione decisivo dell’ARDSU del 3 dicembre.
Condividendo le istanze degli studenti non disposti ad accettare un provvedimento arrivato con così poco preavviso e con un carico elevato di disagi per gli studenti, abbiamo fatto assieme a Studenti di Sinistra (Firenze) e Link-Siena da cassa di risonanza alla mobilitazione nel Consiglio d’Amministrazione, ottenendo dopo ore di discussione un risultato importante. Il CdA ha dato l’indirizzo di anticipare la riapertura al 2 gennaio, evitando di sovrapporre il trasloco con il primo appello d’esame della sessione invernale; di abbassare a 10€ la tariffa chiesta agli studenti che devono rimanere negli studentati di Pisa e Siena; di riconoscere l’eccezionalità del caso fiorentino, dove negli anni si è consolidata una prassi immodificabile senza disagi con così poco preavviso, prevedendo l’apertura della residenza Calamandrei e di tutte quelle che avranno una permanenza di studenti superiore al 50% e la gratuità per chi resta a Firenze durante le vacanze di Natale.
Non si tratta del miglior risultato possibile in assoluto, ma sicuramente di un buon risultato a livello regionale e di un compromesso temporaneo per la sede di Firenze , considerate le condizioni di partenza. Un risultato costruito con la mobilitazione degli studenti alloggiati in tutte le sedi contro un provvedimento ingiusto e che andava in ogni modo stoppato. Le diverse forme con cui si è contribuito a questo obiettivo sono state tutte fondamentali: dalle cospicue raccolte firme nelle residenze, alle assemblee studentesche sfociate in confronti diretti con la dirigenza dell’ARDSU, a chi ha animato i presidi che in questi due giorni si sono susseguiti alla sede fiorentina dell’ARDSU (Rappresentanze delle Residenze, studenti alloggiati, Collettivi e singoli studenti interessati), fino alla capacità dei Rappresentanti nel CdA dell’ARDSU e degli otto Rappresentanti delle Residenze, delegati dall’Assemblea degli studenti, di riportare con determinazione tutte le esigenze negli organi decisionali.
Un risultato ancora più importante è che si sia aperto un ragionamento su come estendere la gratuità della permanenza degli studentati a Natale e a Pasqua in tutta la Regione. Lo studente vincitore di posto alloggio ne ha diritto per l’intero anno e già contribuisce al servizio con le trattenute sulla quota monetarie della sua borsa di studio: chiedere ulteriori contributi costituisce un abuso che intendiamo cancellare anche per le sedi di Pisa e Siena. Ci concentreremo su questo obiettivo nei prossimi mesi, per ottenere il riconoscimento della gratuità della permanenza nel bando borse di studio del prossimo anno accademico, coniugando questo principio con l’utilizzo delle risorse necessarie, senza quindi lasciare spazio ad inutili sprechi delle risorse per il diritto allo studio.
Per ottenere questo risultato sarà fondamentale avviare un lavoro congiunto tra le realtà studentesche di tutte e tre le sedi toscane, considerando la componente studentesca attore principale di questo processo che avrà tanta più efficacia quanto più sarà condiviso.