Il diritto allo studio in Italia è in pessime condizioni. La Toscana è fra le poche Regioni che garantisce la copertura totale degli aventi diritto alla borsa, ma gli ultimi avvenimenti non ci lasciano tranquilli.
Il clima politico nazionale ci parla di tagli alla spesa pubblica che, a partire dal decreto 66/2014, investono direttamente i bilanci regionali: per la Toscana 40 milioni di euro in meno necessari a coprire gli ingannevoli 80 euro in busta paga. In questo contesto la Regione deve indicare con chiarezza quale futuro aspetta il diritto allo studio universitario. Oggi chiederemo quali ricadute subirà il DSU all’assessore regionale con delega all’istruzione e al diritto allo studio Emmanuele Bobbio in occasione dell’incontro sul bando borse di studio 2014/2015.
Come Studenti di Sinistra – Firenze, Link – Siena e Sinistra per… – Pisa, lanciamo oggi una campagna regionale per il consolidamento e l’estensione dei benefici del diritto allo studio. Partiamo dalla richiesta alla Regione di confermare le risorse trasferite al DSU negli ultimi anni, ma è necessario aumentare i finanziamenti nei prossimi anni per dare concretezza alla volontà espressa sia dal CdA dell’ARDSU sia in passato dalla Regione di aprire nuovi servizi e di aumentare il numero degli alloggi per coprire il fabbisogno (4465 alloggi disponibili a fronte di 7366 aventi diritto a livello regionale). Le nuove risorse risultano fondamentali, sia a livello di spesa corrente per la gestione dei servizi, sia in termini di nuove assunzioni di personale.
Non rivendichiamo soltanto l’aumento delle risorse, indichiamo anche 3 obiettivi prioritari sulla loro destinazione.
– l’aumento della platea dei beneficiari innalzando il limite massimo ISEE a 20.000 euro;
– un investimento nelle mense universitarie e il ritorno a una tariffa unica a 2,50 euro per un servizio per tutti e non solo per borsisti e ISEE bassi;
– agevolazioni agli studenti sul costo degli abbonamenti sui trasporti con convenzioni da attivare con le compagnie urbane e Trenitalia.
Il diritto allo studio non può essere soggetto alla volontà politica contingente o alla compatibilità di bilancio: in quanto diritto fondamentale, il diritto allo studio si deve fare!
Nonostante le nostre richieste l’assessore Bobbio non si è voluto sbilanciare.
Riconosciamo la volontà della Regione di mantenere gli impegni presi in termini di investimenti, ma al contempo è stato affermato che non ci sono prospettive per il futuro con un laconico “faremo il possibile”. La volontà non basta, bisogna costruirsi le sicurezze e avere una progettualità per il futuro e non rimanere in balia delle decisioni scellerate di un governo, crogiolandosi nei risultati sventolati dalla Regione Toscana.
Nel particolare:
– non sarà possibile aumentare i finanziamenti a parità dei trasferimenti statali, disattendendo le volontà e del CdA ARDSU e della Regione di ampliare beneficiari, potenziare servizi, aumentare finanziamenti.
– si intende infatti mantenere costante la soglia ISEE sotto cui si ha accesso alla borsa, facendo finta che non esistano altri studenti che necessitano garanzie a fronte delle difficoltà quotidiane;
– raccogliamo però l’intenzione, quando ci sarà l’attuazione del nuovo ISEE, di “ridiscutere”… una formula alquanto vaga vista la criticità dell’argomento!
– notiamo chiusura totale sulla tariffa unica per la mensa e anzi ascoltiamo una presa di posizione che considera “giusto” veder fasciati i servizi… alla faccia della generalità del servizio!
– si ritiene “interessante” il punto sui trasporti… senza entrare nel merito delle possibilità di migliorare la situazione attuale!
-sono confermati gli investimenti non solo sul mantenimento dei servizi attuali, ma anche sui progetti in corso su cui vigileremo e ne pretenderemo un andamento positivo e tempi utili affinché si realizzino il prima possibile.
Viste le dichiarazioni fatte dall’assessore Bobbio, questa nostra campagna trova ancora più legittimità. Abbiamo appena cominciato e ci sembra che la strada da percorrere sia ancora lunga e piena di ostacoli, che anche oggi si sono palesati.
Continueremo nei prossimi mesi a sensibilizzare la popolazione studentesca intorno a questi temi e continueremo ad alimentare un lavoro negli organi al fine di ottenere quanto rivendicato oggi: il diritto allo studio si deve fare!