Nella seduta del Consiglio d’Amministrazione dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario (ARDSU) del 29 settembre appena trascorso sono stati deliberati i primi tagli ai servizi erogati dall’Azienda per un totale di 150.000 euro tra ristorazione (90.000), residenze (30.000) e servizi monetari (30.000). Si tratta della prima tranche di un’operazione complessiva di “razionalizzazione dei costi”, in reazione ad un calo di entrate economiche, che inevitabilmente minerà i servizi rivolti agli studenti universitari, borsisti e non. Il nostro voto contrario non solo ribadisce l’opposizione alla scelta dell’Azienda di tagliare sui propri servizi, ma soprattutto denuncia la responsabilità della Regione Toscana nella contrazione dei finanziamenti al Diritto allo Studio regionale: anziché ricorrere alla compressione dei propri servizi, avallando l’ottica di definanziamento del diritto allo studio, l’ARDSU dovrebbe manifestare con forza alla Regione la necessità di investire nel welfare studentesco. Non accettiamo che questo avvenga, soprattutto, nel silenzio generale, mentre un governo a guida PD in Regione come a Roma si presenta falsamente come promotore dell’istruzione e del diritto allo studio. Come Sinistra Per… chiediamo che la Regione si faccia carico della propria responsabilità, rispondendo alla fase di crisi economica con un convinto rifinanziamento del diritto allo studio.