Ieri – 20 Ottobre – presso Palazzo Bianchi Monzon Sinistra per… ha promosso un’assemblea pubblica invitando tutte le parti politiche della città di Pisa ad esprimersi pubblicamente circa il destino dell’immobile di Santa Croce in Fossabanda, che da un anno è al centro di una trattativa tra DSU Toscana e Comune di Pisa per concordare un canone di locazione al fine di renderla una casa dello studente da 90 posti letto e una mensa universitaria.
L’incontro aveva l’obiettivo di rendere pubblica la discussione circa la destinazione dell’immobile, nuovamente bloccatasi il 14 ottobre, alla vigilia del termine fissato dalla Conferenza Università e Territorio di settembre per chiudere l’accordo, rinviando così la decisione (forse) definitiva al Consiglio Comunale del 30 ottobre.
Hanno preso parte al dibattito rappresentanti dei gruppi consiliari di Sinistra Ecologia e Libertà, Una città in Comune – Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle, la Prorettrice agli Studenti dell’Università di Pisa prof.ssa Tognetti, il Progetto Rebeldìa e il Collettivo Universitario Autonomo.
I soggetti presenti hanno manifestato la loro vicinanza alla tematica pronunciandosi a favore della destinazione a casa dello studente dell’immobile di Santa Croce in Fossabanda. Si tratterebbe di un passo nella direzione di una collaborazione virtuosa fra enti pubblici in risposta a bisogni sociali quali l’emergenza abitativa studentesca (che vede oggi circa 1500 studenti borsisti idonei ma non beneficiari dell’alloggio gratuito, cui quindi è negato un diritto) e la necessità di un punto mensa nella zona delle Piagge (su cui insistono gli studenti di Giurisprudenza, Agraria Scienze Politiche e Sociali, con conseguente congestione della piccola mensa di via Betti).
I tempi stringono, c’è urgentemente bisogno di prendere una decisione definitiva e rispondente ai bisogni del pubblico e della cittadinanza tutta.
Riscontriamo l’assenza dal dibattito del Partito Democratico, attualmente al governo della città di Pisa, che ha lasciato dubbi e domande irrisolti. È invece fondamentale che la forza di maggioranza in Consiglio Comunale e l’Amministrazione di Pisa rendano pubblica la loro posizione sul tema affinché la discussione si mantenga su un piano di trasparenza e di coinvolgimento delle parti. Questo passaggio sarebbe dovuto avvenire, vista l’assenza di ieri, anche a partire dalla Giunta di oggi, che però si riunirà a Tirrenia e ancora senza trattare la discussione su Fossabanda.
Sottolineiamo inoltre che convocare la prossima CUT per il 5 novembre, del tutto fuori tempo rispetto alla discussione in Consiglio e le scadenze promesse, significa condurre la trattativa senza includere la cittadinanza, bensì tenendola all’ombra delle stanze di Palazzo Gambacorti.
Altro interlocutore ancora assente è la Regione. Segnaliamo la necessità di una posizione forte in merito da parte dell’ente responsabile della garanzia del diritto allo studio, in termini sia di risorse economiche sia di modello di welfare che si intende portare avanti.
In questi giorni, cruciali per il futuro dell’immobile, come Sinistra per… faremo circolare un appello aperto alla sottoscrizione di soggetti politici, associazioni, realtà locali, studenti e cittadini per spronare un accordo tra i due enti pubblici, riaprire Fossabanda e promuoverne un utilizzo a valore sociale.
Non c’è più tempo: Fossabanda deve andare agli studenti!