Lo Spazio Antagonista Newroz è stato vittima di un attacco vigliacco e di stampo fascista. La nostra solidarietà a chi ha costruito negli anni quell’esperienza è massima, ma non volgiamo limitarci a questo. Non si tratta di ricostruire le vicende dell’incendio appiccato al centro sociale di via Garibaldi o di individuare i responsabili materiali e politici dell’attentato, bensì di rispondere collettivamente a un’azione che colpisce tutti.
Colpisce uno spazio sociale di elaborazione politica in una città nella quale tali esperienze trovano sempre più ostacoli e resistenze, fino anche a risposte politiche che ne compromettono l’esistenza. Prova, inoltre, a colpire e a depotenziare un più ampio spazio politico di legittimità del dissenso che noi, come tante altre realtà pisane, abbiamo contribuito a costruire negli anni, pur nelle diversità di pratiche e azioni, attraverso le mobilitazioni e le battaglie per il cambiamento dello stato attuale delle cose. Tenta di instaurare un clima di tensione che costituisce un pericolo per la stessa tenuta democratica della nostra città.
Crediamo che tutte le realtà democratiche, di movimento e dell’associazionismo abbiano l’obbligo e il dovere politico di condannare e rispedire al mittente l’attentato di oggi. Alle intimidazioni di questo tenore, una città che è stata in grado di costruire negli anni mobilitazioni ampie e determinate non deve chinare la testa ma rialzarla con convinzione: nessun attacco sarà in grado di silenziare il senso critico che nelle diversità e con pratiche a volte anche distanti caratterizza tante realtà politiche e sociali di Pisa.
Siamo soddisfatti della grande partecipazione registrata all’assemblea svoltasi al Newroz nel pomeriggio e invitiamo tutta la cittadinanza a seguire attivamente le iniziative e gli appuntamenti dei prossimi giorni.