L’incertezza sull’esenzione o meno dall’IVA per il diritto allo studio ha portato l’ARDSU Toscana ad aver accantonato, in sede di approvazione del bilancio per il 2017, già 2.800.000 euro; ma i problemi sono solo dietro l’angolo, infatti secondo gli accertamenti dell’agenzia delle entrate l’azienda dovrà, non solamente restituire i soldi detratti dal 2011 ad oggi, ma pagare anche delle sanzioni aggiuntive, per un totale di circa 50 milioni di euro; una cifra che comincia già a pesare sul bilancio 2016 (che rischia di chiudere in negativo) ma soprattutto che farebbe chiudere i battenti al DSU Toscano, mettendo a serio rischio la possibilità di studiare di circa 14.000 studenti e rendendo ancora più lontano dalla realtà il diritto ad un’istruzione pubbli
ca e gratuita garantita per tutti gli studenti e le studentesse.
Ribadiamo innanzitutto come non sia nostra prerogativa difendere gli interessi dell’una o dell’altra parte: non vogliamo entrare nel merito del trattamento fiscale di cui dovrebbe o non dovrebbe beneficiare da ora in poi l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio.
Siamo invece fortemente contrari riguardo le restituzioni e le sanzioni previste per gli anni precedenti che risulterebbero essere un accanimento gratuito contro un’azienda che ha come scopo quello di garantire un diritto e non il profitto, costringendola ad una chiusura coatta e causando danni irreparabili alla vita di migliaia di studenti borsisti.
Il pericolo verso cui si va incontro sarà quello di un pesante taglio a tutti i servizi elargiti per tutte le studentesse e gli studenti degli atenei toscani, nonché un pesante taglio alle risorse destinate per le borse di studio stesse, con delle manovre che avvertiremo già dalla stesura del prossimo bando.
Le prime manovre negative sono già iniziate e hanno colpito direttamente gli studenti attraverso il rincaro delle tariffe mensa previsto dal 1 marzo scorso.
Per evitare una situazione così catastrofica è necessaria una sanatoria riguardo gli anni passati, ma soprattutto che non si faccia nessun passo indietro sul bando e quindi che la Regione Toscana, principalmente nella persona del presidente Enrico Rossi che ha fatto del buon funzionamento dell’ARDSU uno dei fiori all’occhiello del proprio operato politico, aumenti i propri finanziamenti per coprire l’accantonamento annuale dei 2,8 mln, un problema economico che non deve più pesare sulle spalle degli studenti.
Ora è il momento di far seguire i fatti alle parole: chiediamo che la Regione si impegni economicamente e politicamente elargendo finanziamenti maggiori, straordinari e adatti alla situazione in cui versano le casse dell’ARDSU, continuando sulla scia dei 2 milioni concessi per coprire parte dell’accantonamento del bilancio.
Ci aspettiamo una presa di responsabilità seria, aderente alla realtà, di stampo non solo politico e sociale ma anche soprattutto e profondamente umano: con questi soldi, con queste risorse, si gioca sulla pelle degli studenti e sul loro futuro.
Sinistra Per… – Pisa
Studenti di Sinistra – Firenze
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