Come ogni anno, nella seduta odierna del Consiglio degli Studenti dell’Università di Pisa, siamo stati chiamati a deliberare l’erogazione dei fondi per le attività studentesche.
Tali richieste sono aumentate in numero, confermando il trend positivo che negli ultimi anni ha portato ad un forte arricchimento culturale del nostro Ateneo, affermando ancora di più la forte necessità della comunità studentesca di fare cultura, eventi ricreativi e di incontro nella nostra città.
Come ogni anno i fondi studenteschi sono erogati nella loro totalità senza entrare nel merito del singolo progetto culturale proposto. Siamo fortemente convinti, infatti, che nell’ottica di offrire una maggiore diversità culturale, coloro i quali erogano questi fondi non debbano in alcun modo entrare nel merito, onde evitare valutazioni faziose o strumentali riguardo la validità del progetto o dei suoi contenuti.
Siamo fermamente convinti che questo sia uno dei punti di forza di questo bando, nonché caratteristica che lo rende quasi unico sul territorio nazionale: ad esclusione di una valutazione tecnica preliminare, non viene fatta alcuna valutazione nel merito dell’iniziativa e la scelta di quali fondi siano “meritevoli” di finanziamento viene consegnata nelle mani degli studenti tramite una raccolta di sottoscrizioni. È impossibile, in questo modo, escludere dal finanziamento una qualunque attività, anche se non condivisa dal Consiglio degli Studenti.
In questo contesto, i fondi che hanno raggiunto la soglia minima di sottoscrizioni vengono erogati nella loro totalità, rendendo quindi la possibile valutazione del Consiglio degli Studenti – in cui Sinistra per… ha la maggioranza assoluta dei componenti e del quale esprime la presidenza – esclusivamente tecnica.
Questo bando ha quindi il forte pregio di offrire alla componente studentesca pisana un patrimonio culturale libero da ogni faziosità o valutazione di stampo politico-culturale.
Lo spirito di questo bando è stato totalmente calpestato quest’anno, portando il suo pregio all’estremo e snaturando totalmente la ratio del regolamento: verranno infatti finanziati eventi propagandistici tenuti da figure di spicco di partiti politici, mediante l’utilizzo di fondi pubblici finalizzati all’offerta culturale studentesca.
L’associazione studentesca “MUT-Movimento Universitario Toscano” ha infatti richiesto, in particolare, due fondi dal titolo:
- “Ministro degli Interni Matteo Salvini (IL RUOLO DELL’ITALIA IN EUROPA)”
- “Susanna Ceccardi (LA SICUREZZA IN ITALIA – TRAGUARDI E OBIETTIVI)”
Il Ministro dell’Interno, nonché leader del partito politico “Lega”, Matteo Salvini, verrà chiamato per una “conferenza” avente ad oggetto il ruolo odierno dell’Italia nell’Unione Europea, proprio nel periodo in cui ci accingiamo al rinnovo del Parlamento Europeo.
Un leader politico, attuale Ministro, in campagna elettorale per le elezioni europee, chiamato con fondi pubblici per fini culturali erogati dall’Università di Pisa a parlare, probabilmente senza alcun tipo di controparte, proprio sul tema europeo, probabilmente all’interno di locali universitari, è un atto politico senza precedenti ed estremamente grave.
La propaganda elettorale, se non per temi referendari, non deve entrare all’interno dei locali dell’Università di Pisa, e tantomeno essere finanziata con fondi propri dell’Ateneo.
In aggiunta, è stato richiesto dalla stessa associazione anche un fondo per invitare Susanna Ceccardi, attuale Sindaco di Cascina, membro di spicco del partito politico leghista, a parlare del tema sicurezza. Definire la sicurezza un cavallo di battaglia nonché elemento portante della propaganda di questo partito è quantomeno riduttivo. Anche in questo caso un leader politico riceve un finanziamento pubblico per entrare in Università e propagandare.
Riteniamo inaccettabile che un movimento studentesco che si profila come la giovanile di un partito come la Lega (ben chiaro anche solo scorrendo i post del profilo Facebook), che attua ogni giorno politiche volte a diffondere l’odio verso le categorie subalterne, coloro che si trovano nelle posizioni sociali più deboli, richieda dei fondi pubblici per convocare dentro l’Università i propri esponenti a parlare di temi palesemente a sfondo propagandistico.
L’Università non deve essere luogo di propaganda partitica: un’istituzione libera, pubblica, garantita dalla Costituzione italiana non può mai in alcun modo accettare l’ingresso di personaggi che seminano odio e atomizzano la società in uno scontro perenne, dove il più debole, il più povero ed il diverso sono i primi a pagarne il prezzo; con l’aggravante o meno della concomitanza di tornate elettorali.
Per questo come Sinistra per… ci appelliamo alla comunità accademica, alle parti sociali e a tutte le persone che condividono questi ideali affinché sottoscrivano questo comunicato, per affermare ancora una volta la necessità di ribadire il carattere apartitico dell’istituzione universitaria e per costruire uno spazio di confronto volto alla tutela di questa indipendenza.
Contatti per la sottoscrizione:
e-mail: info@sinistraper.org
Facebook: Sinistra per…