Nel Senato Accademico di ieri, 13 giugno, è stata presentata la richiesta del patrocinio per il Toscana Pride.
Durante la discussione i membri del Senato Accademico, nella sua totalità con l’eccezione dei rappresentanti degli studenti e dei tecnici-amministrativi, hanno ritenuto di non concedere il patrocinio al Toscana Pride, patrocinio che invece è stato dato sia dalla Scuola Normale Superiore in questa città sia, in un’altra Regione, dall’Università di Milano.
La motivazione addotta è stata che l’Università di Pisa si impegna con azioni concrete per salvaguardare le diversità e la sensibilità di tutt* e perciò non risulta necessario aderire al percorso del Toscana Pride, in considerazione che si tratterebbe di un atto politico eccessivamente rischioso sia nei confronti dell’esterno, sia rispetto alla coesione della comunità accademica stessa.
Riteniamo che tutto ciò sia un fatto gravissimo commesso da parte di un’istituzione che dovrebbe promuovere un’Università accessibile ed inclusiva per tutti e tutte e tutt* e proprio per queste motivazioni quindi dovrebbe sostenere attivamente iniziative come il Toscana Pride.
Tuttavia, questo risultato non ci stupisce visto che negli ultimi due anni questa Amministrazione e il Senato Accademico non hanno mai concesso il patrocinio al Toscana Pride: anche l’anno scorso, infatti, la motivazione che portò alla mancata concessione fu la possibile divisione che avrebbe potuto creare nella comunità accademica. Quest’anno, considerando che il Pride si terrà proprio a Pisa e l’Università è senza dubbio il soggetto cittadino più rilevante per numero di persone connesse e per spessore culturale, speravamo in un epilogo diverso.
Per questo ribadiamo che non possiamo fare altro che dissociarci dalla decisione presa, dal momento che riteniamo che sarebbe servito dare un segnale, seppur minimo, anche alla luce della fase storica che stiamo vivendo e del clima cittadino che ci circonda dove sono accadute, ad esempio, aggressioni a coppie omosessuali o dove vi sono state prese di posizioni pubbliche di Consiglieri Comunali contro la comunità LGBTQUIA+.
Proprio in condanna di tutto ciò e per portare avanti la costruzione di un’Università accessibile a tutti e tutte e tutt* in cui crediamo come Sinistra Per scenderemo in piazza il 6 Luglio al Toscana Pride chiedendo il superamento di tutte le ingiustizie e disuguaglianze che ad oggi colpiscono la comunità LGBTQUIA+.