Il Cda del DSU Toscana ha recentemente approvato il bilancio consuntivo. L’esercizio 2012 chiude in negativo la gestione ordinaria (-259.000€) e risulta in pareggio grazie ai proventi di natura straordinaria. Questo dato deve essere letto alla luce di una scelta politica che Sinistra per… ha contribuito a costruire in Cda, ovvero un aumento del volume di servizi rivolti agli studenti a fronte del taglio di 1 milione di euro dei trasferimenti statali per il diritto allo studio.
Tuttavia, è fondamentale sottolineare come l’esito del bilancio sia determinato dal netto calo di affluenza alle mense universitarie. Oltre il danno la beffa: in primo luogo, il numero di studenti a cui il dsu riesce a fornire il pasto scende sensibilmente (-150.000 pasti annui = -4%); inoltre, a dispetto delle previsioni dell’Azienda, che confidava di fare cassa con l’aumento delle tariffe derivante dall’introduzione della fasciazione, gli incassi provenienti dal servizio ristorazione diminuiscono fortemente (-545.000€).
Le conseguenze da trarre sono palesi e, peraltro, già previste da Sinistra per… l’anno scorso, quando si aprì il dibattito sull’introduzione della fasciazione in base all’ISEE delle tariffe per accedere alle mense. L’aumento della fascia massima a 4,00€ ha comportato l’allontanamento di un numero decisivo di studenti da un servizio ristorazione non più in grado di erogare il pasto a prezzi contenuti rispetto alla concorrenza dei privati. In Cda abbiamo spinto per una revisione del sistema dimostratosi negativo per gli studenti, ottenendo l’apertura di una riflessione nelle prossime sedute e puntando su 3 linee di intervento:
– massima attenzione alla qualità dell’offerta alimentare e alla riduzione dei tempi d’attesa delle code che si formano all’ingresso di ogni mensa;
– investimenti per l’apertura di punti di distribuzione di pasti caldi nei poli universitari di nuova apertura, dove soprattutto per la mancata collaborazione iniziale dell’Università non è ad oggi possibile erogare il servizio;
– soprattutto, ritorno alla tariffa unica del 2011 (2,50€) per la generalità degli studenti o, in seconda istanza, abbassamento sostanziale delle tariffe fasciate in base all’ISEE.
Queste proposte sono assolutamente concretizzabili, a partire dall’abbassamento delle tariffe per la mensa: l’aumento della tassa regionale pagata da tutti gli studenti e dei trasferimenti statali alla Regione Toscana per il diritto allo studio nel 2013 consentono di effettuare nuovi investimenti nella qualità e nella quantità dei servizi rivolti ai borsisti e alla generalità degli studenti. Staremo in prima linea affinché questa possibilità diventi volontà politica, nell’interesse di tutti gli studenti e dei lavoratori che erogano il servizio.