A fronte del fallimento del G20 nel trovare un accordo climatico, e con la COP26 ancora in corso, Jair Messias Bolsonaro, Presidente del Brasile, uno dei principali negazionisti climatici e distruttore della Foresta Amazzonica, assassino di centinaia di migliaia di persone a causa della gestione fallimentare dell’emergenza pandemica, ha approfittato del viaggio in Italia per visitare il nostro Paese.
“Se vedo due uomini che si baciano per strada, li uccido.” (ottobre 2002) “Non corro il rischio di vedere i miei figli uscire con donne nere. Sono molto ben educati.” (marzo 2011) “Sono a favore della tortura.” (1999) Queste alcune delle citazioni del Presidente.
Con le sue politiche Bolsonaro ha esasperato le disuguaglianze nel proprio Paese, dove in pochз si stanno arricchendo a discapito della maggior parte della popolazione, che vive in condizioni disumane.
Lunedì è stato in visita a Anguillara Veneta, dove la giunta leghista gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Nel mentre a Padova era in corso la manifestazione “Fora Bolsonaro” in cui ci sono state pesanti cariche da parte della polizia sullз manifestanti.
Martedì mattina è stato poi il turno di Pistoia, per la commemorazione dei Caduti brasiliani della Seconda Guerra Mondiale. Lì Bolsonaro ha incontrato Salvini che si è scusato “a nome del popolo italiano” per le contestazioni.
Il popolo italiano non deve alcuna scusa a un soggetto che, tra le nefandezze del suo curriculum, ha un processo pendente per crimini contro l’umanità a causa della gestione della pandemia nel suo Paese, dove le vittime nell’ultimo anno e mezzo hanno superato di più di trecento volte quelle brasiliane durante l’intera Seconda Guerra Mondiale.
Infine, a sorpresa prima di ripartire, Bolsonaro ha visitato Piazza dei Miracoli a Pisa, ricevendo una calorosa accoglienza da parte della giunta leghista. Non possiamo tollerare il passaggio di questo personaggio nella nostra città.
Vogliamo infine ricordare la compagna Marielle Franco, brutalmente assassinata a soli 18 mesi dalla sua elezione nel consiglio comunale di Rio de Janeiro. Come membro della Commissione statale per i diritti umani di Rio de Janeiro, Marielle ha lavorato instancabilmente per difendere i diritti delle donne di colore, dellз giovanз nelle favelas, delle persone LGBTQIAPK+. A più di tre anni dal suo assassinio non sono ancora statз individuatз lз colpevoli, ma ciò non ci sorprende.
Il nostro futuro non può essere affidato a chi si fa portatore di gravi violazioni dei diritti umani, a chi incessantemente sta portando questo pianeta alla distruzione in nome del profitto. Non possiamo permetterci di abbassare la testa!