La legge di bilancio 2022 avrebbe dovuto prevedere oltre ai “fondamentali” bonus terme e zanzariere, anche il così detto bonus psicologo.
L’emendamento biparatisan è stato infatti bocciato. La cosa è particolarmente grave per vari motivi.
La pandemia ha accelerato una tendenza già in atto, con un aumento vertiginoso di disturbi mentali e malessere psicologico, su tutto depressione e disturbi d’ansia.
In Italia sono milioni le persone che assumono psicofarmaci. Il servizio di assistenza psicologica è previsto all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), quindi dovrebbe essere già garantito dal SSN, ma non ci sono risorse stanziate.
Il bonus infine, non si avvicinava neanche lontanamente alle necessità reali, e l’averlo bocciato in questa forma dimostra l’assoluta mancanza di coscienza della classe politica del pase.
Si trattava di 50 milioni di euro divisi in 15 milioni (150 euro a persona) per l’avviamento di percorsi e 35 di sostegno a terapie esistenti in base ISEE. Per capire la totale insufficienza della misura, basti considerare che una seduta di psicoterapia costa mediamente tra i 60 e i 70 euro.
Eppure si sono trovati 6 miliardi di euro per aumentare la spesa militare in piena emergenza sanitaria che non accenna a finire.
Un cacciabombardiere a quanto pare è più importante della nostra salute.