Oggi ci troviamo nel bel mezzo di una crisi climatica che ostacola la costruzione di una società equa e sostenibile. I governi si nascondono dietro un muro di iniziative che nascondono il problema, pur di non ammettere che il sistema produttivo attualmente in essere sia insostenibile.
Per andare oltre ciò una transizione ecologica non basta: abbiamo bisogno di una vera e propria rivoluzione sostenibile che parti da un modello di educazione sostenibile e che educhi alla sostenibilità.
È necessario un profondo rifinanziamento sulla ricerca da parte del MUR non basato su un modello valutativo e performativo, diverso da quello produttivo e sociale e basato su un’economia non più lineare bensì circolare.
Vogliamo l’aggiunta di percorsi didattici fondati sui principi di sostenibilità ambientale, economica e sociale affinché sia possibile sviluppare un pensiero differente e slegato da qualsiasi logica di sfruttamento.
Chiediamo che il Ministero della transizione ecologica aiuti gli atenei d’Italia a raggiungere l’impatto zero entro il 2035, azzerando il consumo di plastica e creando un sistema efficiente basato sul riciclo. Inoltre è necessario che gli spazi verdi vengano ampliati nei campus e nei quartieri adiacenti alle università creando un dialogo costruttivo con le relative realtà comunali.
Vogliamo che la collaborazione tra atenei ed aziende dei trasporti pubblici sia sempre più stretta e conveniente per la componente studentesca in modo da garantire tariffe agevolate per tuttə.
Chiediamo l’apertura, tramite il CNSU, di un tavolo di discussione permanente tra MUR e Ministero della Transizione Ecologica, in modo da concretizzare tutte le misure che permetteranno alle università italiane di diventare realmente sostenibili.
Chiediamo la stesura di una serie di criteri, concordati tra tutti gli atenei italiani, che obblighino le aziende che stipulano accordi di ricerca con le Università a rispettare rigidi standard di sostenibilità. Non possiamo più permettere che colossi petroliferi come ENI finanzino ricerche di enti pubblici, legittimandosi come leader della transizione ecologica e annullando il ruolo indipendente della comunità accademica.
Infine la terza missione degli atenei deve includere un rapporto con le istituzioni locali e la condivisione dei propri saperi attraverso eventi sulla sostenibilità aperti all’ascolto e alla partecipazione dei cittadini. Crediamo in una sostenibilità a 360° in grado di ripensare e superare l’attuale sistema economico! Conquistiamo i diritti! Costruiamo il futuro! #FATECISPAZIO