Per costruire l’Università che vogliamo, aperta e accessibile, è necessario parlare di un’Università inclusiva, che sia attraversabile in sicurezza da una collettività composta al suo interno da soggettività e sensibilità diverse.
Questo passa attraverso una uguaglianza di genere che sia sostanziale e non solo di facciata. È necessaria l’istituzione di centri antiviolenza e l’implementazione di codici antimolestie in ogni università. Chiediamo, e non ci pare di chiedere troppo, di poter vivere con serenità i nostri spazi!
Inclusività significa anche diritto all’autodeterminazione: la carriera alias deve essere accessibile, in ogni Ateneo, senza l’obbligo di aver iniziato un percorso medicalizzato, per lottare contro la patologizzazione delle soggettività trans. Chiediamo che siano istituiti dei bagni neutri, liberandoci da un binarismo di genere che oggi non deve più trovare spazio nel nostro contesto universitario e sociale.
La didattica ha un ruolo fondamentale ed è necessario che possa adattarsi ad ognunə di noi; è necessaria una didattica a misura di DSA, BES e neurodivergenze, dove chiunque possa incidere sul proprio programma di studio, modalità di esame e di trasmissione del sapere. A questo contribuiscono l’implementazione dei servizi USID (Ufficio Servizi per l’Integrazione studentз con Disabilità), una maggiore formazione per lз tutor che hanno il compito di prestare assistenza a studentз con DSA, la modifica di documentazione e materiale didattico affinché siano visualizzabili e accessibili da tuttз e l’implementazione dei servizi rivolti alla componente docente e tecnico amministrativa disabile o con DSA.
Chiediamo che le università si rendano protagoniste dell’abbattimento di ogni tipo di barriera architettonica dialogando con gli enti addetti al trasporto pubblico e programmando piani di adeguamento delle infrastrutture, risolvendo i problemi inerenti i trasporti verso l’università e i percorsi da seguire per muoversi nelle strutture universitarie.
È infine indispensabile un cambiamento delle politiche di accoglienza verso studentз richiedenti asilo o migranti, ad oggi inadeguate nel permettere di intraprendere con sicurezza un percorso di studi.
Per un’università libera dai retaggi patriarcali e dalla loro violenza, per un’università sicura, transfemminista, antirazzista e veramente inclusiva.
Conquistiamo i diritti! Costruiamo il futuro! #FATECISPAZIO