GIOVEDÌ 26 H. 15:00 AULA A POLO FIBONACCI
Verso la manifestazione nazionale del 2 Giugno
Nelle ultime settimane nella nostra città è diventata di pubblico dominio la notizia del progetto di costruzione di una gigantesca base militare nel territorio di Coltano. Il piano di questa base prevede una spesa di almeno 190 milioni di euro e la cementificazione e conseguente distruzione di 73 ettari all’interno del Parco di San Rossore.
In un’area già satura di strutture militari (Camp Darby, aeroporto e porto militare, Folgore), la costruzione di questa base rappresenterebbe l’ennesimo scempio sul nostro territorio: ancora una volta le vite, le relazioni, l’economia delle persone e delle comunità che lo abitano verrebbero messe in secondo piano.
Il fatto è ancora più grave in questi tempi di guerra e crisi, in cui vengono tagliati sistematicamente tutti i servizi legati ai nostri bisogni (sanità e formazione in primis) in favore di un aumento spaventoso di spese militari (104 milioni al giorno!).
Un progetto del genere è inaccettabile negli stessi mesi in cui apprendiamo del taglio ai fondi del DSU progettato dalla Regione Toscana, e in cui sempre più studenti, stremati da 2 anni di pandemia, faticano per guadagnarsi il ” diritto allo studio” e a immaginare un futuro che si prospetta sempre più incerto
Ancora più grave è vedere un’università legata a doppio filo alle aziende militari del nostro paese, come la Leonardo, e quindi complice con la crescente deriva bellica e militarista tanto della società quanto della ricerca universitaria. Invece di ricevere una formazione legata ai nostri desideri e ai nostri progetti, siamo costrett* a imparare saperi che contribuiscono alla distruzione dei nostri territori e delle nostre comunità.
Come Movimento No Base vogliamo chiamare questa assemblea per confrontarci insieme come student* universitar* rispetto a questo progetto e alla possibilità di immaginare una formazione diversa, legata alla cura del territorio e delle persone che lo abitano; capace di esprimere un deciso “No” alle guerre e di formulare un pensiero realmente critico e incisivo sulle nostre vite.
Vogliamo che l’Università prenda una posizione chiara e di esplicita contrarietà rispetto alla costruzione di questa base e che tagli ogni rapporto con aziende belliche e con progetti di ricerca legati ad ambiti militari.
Costruiamo insieme un’opposizione studentesca al progetto di base a Coltano, discutiamo insieme di un’università diversa in cui ciò che apprendiamo sia legato in maniera intima e profonda alle nostre vite.