Schierarsi è una scelta. All’indomani delle elezioni politiche nazionali abbiamo sentito l’urgenza di intervenire nuovamente nella campagna per le elezioni del nuovo Rettore chiedendo a gran voce che i candidati in gioco prendessero una posizione netta e chiara. È necessario, ora più che mai, costituire un fronte unito e forte contro probabili politiche nazionali che vadano a depauperare il sistema universitario nazionale pubblico, a favore di un’ulteriore liberalizzazione e aziendalizzazione di questo.
Riteniamo, inoltre, che l’università sia una istituzione complessa, composta da una pluralità di parti (la componente studentesca, docente e ricercatrice, e tecnico amministrativa) che dialogano e confliggono tra loro, e proprio in questo si esplicano i suoi meccanismi di democrazia.
Per tutelare la democrazia in Ateneo, e quindi il corretto dialogo tra istituzioni e componenti dell’università, è dunque necessario dimostrare una capacità di attenzione e ascolto delle parti, soprattutto da parte di chi andrà a ricoprire la carica di rettore, carica centrale a cui è affidato proprio questo compito.
Dobbiamo perciò constatare che, all’interno della campagna rettorale, un solo candidato si è espresso in tema. L’unico candidato che ha risposto, dimostrando non solo un’adesione sui temi, ma anche attenzione alla comunità studentesca è il Professor. Riccardo Zucchi, la cui risposta alleghiamo. L’ascolto della comunità studentesca deve essere costante e non può fermarsi al voto ottenuto nel primo turno.
Terremo conto di questi elementi durante il secondo turno di votazioni.

Pisa, 1/10/2022


Sinistra Per…