Si è svolta ieri a Firenze la Conferenza Regionale per il diritto allo studio con tema centrale le linee guida per il nuovo bando borse. È risultato evidente, rispetto ai dati forniti dall’IRPET qualche settimana fa, come il nuovo decreto ISEE porti, rispetto alla graduatoria 2015/2016, ad una modifica concreta della platea degli aventi diritto, comportando di fatto non solo una diminuzione complessiva dell’accesso ai benefici e servizi del DSU, ma anche l’esclusione di tanti studenti e tante studentesse che prima di oggi hanno sempre avuto accesso alle borse.
Proprio per questo la proposta portata avanti da anni da Sinistra per…, Link Siena e Studenti di Sinistra di innalzamento della soglia ISEE a € 20.000, dopo ore di discussione, è stata accettata positivamente dalla Regione durante la seduta e verrà portata in Giunta Regionale il 25 maggio per l’approvazione definitiva.
Per quanto sia un avanzamento, non si risolve totalmente la questione degli esclusi, soprattutto di coloro che rimarranno fuori a causa dell’ISPEP (indicatore che incide sul patrimonio immobiliare). È necessario, quindi, che per l’anno prossimo si ripensi ad un innalzamento della soglia ISPEP, oggi €33.000 e che noi proponiamo di € 35.000, che esclude ogni anno decine di studenti che rientrano comunque nei parametri ISEE.
Inoltre è sempre più indispensabile che i tre Atenei della Regione collaborino con il DSU Toscana per garantire agli studenti e alle studentesse, tagliati fuori a causa del nuovo calcolo, di ottenere agevolazioni e la completa esenzione dalle tasse universitarie. Quest’ultima proposta è stata sostenuta in maniera unanime da parte della Regione e dell’ARDSU, e di fronte ad essa gli Atenei presenti si sono mostrati favorevoli: in generale, risulta necessario un ripensamento delle modalità di collaborazione fra Università e ARDSU, nella direzione di rapporti sempre più stretti e di una didattica in linea con i parametri delle borse di studio; inoltre nello specifico è di primaria importanza rendersi conto che il nuovo calcolo ISEE non renderà nessuno “più ricco o più povero” di prima. Se cambiano le normative a livello nazionale, non devono essere gli studenti a rimetterci, vedendo limitati i propri diritti.
Fra gli altri punti discussi, vi è stato l’inserimento nel bando, su nostra proposta, della figura dello studente straniero richiedente asilo politico in Italia e si è andati anche nella direzione di una maggiore flessibilità sull’accettazione della documentazione ISEE per la domanda di borsa, alla luce proprio delle previsioni del nuovo decreto. Continua ad essere bocciata invece la nostra proposta sull’abbassamento dei CFU per chi fa un passaggio di carriera e sulla monetizzazione del servizio mensa per gli studenti detenuti.
Siamo riusciti a fermare, nonostante la forte pressione a livello nazionale, la proposta della Regione di erogare la borsa di studio in tre rate, previo coseguimento di 6 CFU nel primo semestre.
E’ fondamentale tenere alta l’attenzione su questi temi nei giorni a seguire di fronte alla Giunta Regionale vigente, perchè in queste ultime settimane dovremo finire di discutere molte altre importanti proposte, come: l’introduzione di camere e appartamenti misti nelle residenze universitarie -tema che portiamo avanti da più di un anno con l’ARDSU e che ora abbiamo portato all’attenzione della Regione-, la tutela degli studenti che si laureano ad aprile e perdono tutti i benefici nonostante la re-iscrizione all’a.a. successivo.
Insomma, passi avanti, ma non ci fermiamo qui e c’è ancora tanto su cui lavorare.
Continueremo a portare, nelle sedi istituzionali e non, le nostre proposte, per un Diritto allo Studio inclusivo, di qualità e per tutti.