Mercoledì 2 Dicembre nella seduta della Conferenza Regionale per il Diritto allo Studio è stata approvata in maniera definitiva la borsa straordinaria, manovra da noi fortemente voluta e costruita con un lungo lavoro nel corso degli ultimi due mesi. La borsa sarà aperta a tutta la generalità degli studenti, con soglia ISEE a 22mila e soglia ISPE a 45mila. I benefici saranno così strutturati:
–in sede: un pasto gratuito, 100 euro per materiale didattico e agevolazioni sul tpl
-pendolari: un pasto gratuito, 100 euro per materiale didattico e agevolazioni sul tpl
–fuori sede: 2 pasti gratuiti, 100 euro per materiale didattico, agevolazioni sul tpl e 1000 euro di contributo affitto (più o meno 6 mensilità), il quale sarà erogato stilando una graduatoria con priorità sugli ex borsisti.
Il contributo affitto verrà erogato fino ad esaurimento risorse economiche: ad oggi sappiamo che la Regione Toscana stanzierà 1 milione di euro, e ci impegneremo già dalle prossime settimane a fare pressione perché le risorse per coprire tutte le richieste vengano trovate e soddisfatte.
Dopo mesi di mobilitazione contro il nuovo ISEE, di piazze studentesche e non solo, occupazioni di spazi abbandonati, tavoli di lavoro e di trattativa possiamo giudicare positivamente l’esito della borsa straordinaria poiché riteniamo che rappresenti un supporto materiale per gli studenti e le studentesse. La partita non si chiude qui: a livello nazionale, riteniamo che oltre ad un maggiore investimento sul FIS il Ministero e il Governo debbano stanziare risorse immediatamente spendibili in legge di stabilità; sul piano regionale, è il momento che le Università applichino misure concrete, concedendo l’esenzione dalle tasse e aprendo da subito tavoli di lavoro per la modifica dei regolamenti tasse.
Questa misura va incontro almeno ad una parte del problema che il nuovo ISEE ha provocato: riteniamo che, nella fase politica e sociale attuale, la tutela del diritto allo studio di tutti e tutte debba essere l’obiettivo verso cui tendere; continueremo a lottare per la salvaguardia del diritto alla formazione di studenti e studentesse, con trasparenza, tenacia e voglia di cambiare.