In questi anni si sono avvicendate politiche che hanno smantellato il sistema universitario, provocando i danni maggiori a noi componente studentesca e in particolare agli Atenei del Sud Italia.
Questi hanno registrato un crollo del 14% di immatricolatз, dimostrando come il sistema universitario stia diventando sempre più chiuso ed elitario. In questo contesto socio – economico di prolungata crisi, l’Università deve essere il luogo in cui chiunque ha eguali opportunità in partenza. L’Università deve essere uno strumento di emancipazione e mobilità sociale: non può essere inaccessibile ed elitaria.
Vogliamo portare la nostra voce in CNSU, denunciando ancora una volta il taglio al Diritto allo Studio Universitario da parte della Regione Toscana.
Crediamo che sia fondamentale l’innalzamento della soglia ISEE per la borsa di studio almeno a 30.000 euro in tutte le Regioni; contestualmente, chiediamo l’abolizione dell’ISPE, che ha determinato l’esclusione di migliaia di studentз dai benefici del DSU a seguito dell’entrata in vigore della nuova normativa ISEE.
Lotteremo affinché la Regione non solo continui a garantire l’attuale stanziamento dei fondi all’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario, ma anzi lo integri e potenzi. L’istruzione universitaria non può e non deve essere sacrificata, abboccando all’esca di soldi facili erogati una tantum, riversando così il normale stanziamento altrove, nella logica fallace dell’assegnare priorità a quelli che sono servizi pubblici da garantire.
Ancora una volta ribadiamo che investire nell’università pubblica significa investire sul futuro dellз giovanз e del territorio, rimuovendo le barriere economiche che impediscono l’accesso all’istruzione e l’uguaglianza sociale.
Per un’università gratuita!
#FATECISPAZIO