Si sono da poco concluse le elezioni per il rinnovo del Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari a cui abbiamo partecipato all’interno dello schieramento Studenti Indipendenti-Liste di Sinistra-Link. Siamo pienamente soddisfatti del risultato ottenuto: ci confermiamo prima lista in ateneo, rafforzando ulteriormente il nostro consenso percentuale e riuscendo ad eleggere il nostro candidato Fabio Cacciapuoti. Nel collegio centro la nostra lista è riuscita a conseguire un ottimo risultato trionfando in atenei importanti, come Pisa e la Sapienza di Roma, e ottenendo un grande ed inaspettato risultato a Firenze.
Tuttavia, non possiamo sottovalutare o ignorare il dato della bassissima affluenza ai seggi: a Pisa solo il 5,7% degli aventi diritti ha espresso il proprio voto per il CNSU e anche negli altri atenei del collegio centro l’affluenza non ha raggiunto picchi significativi. Non esiste una spiegazione semplice su questa flessione, ma è doveroso riflettere sulle cause che possano aver influito negativamente sulla partecipazione degli studenti. Vogliamo, però, sottolineare come abbiano influito negativamente la scelta di una data assolutamente inadeguata a lezioni per lo più concluse e il basso numero di seggi elettorali: speriamo che in futuro ci sia maggiore accortezza su questi elementi.
Nonostante ciò, per la prima volta nella storia una lista indipendente, autofinanziata e legata alla storia del movimento studentesco elegge ben quattro componenti del CNSU. Ci siamo trovati di fronte liste baronali, liste espressioni di lobby economiche e religiose, liste di partito, veri e propri mostri sacri che da sempre, anche grazie a forti appoggi esterni, dominano il CNSU; nonostante questo alla sua prima candidatura Link si afferma come una delle più rappresentative forze studentesche del Paese con un risultato che va oltre le più rosee aspettative. Da oggi inizia un profondo lavoro per il cambiamento radicale di quell’organo e per far si che diventi realmente uno strumento nelle mani degli studenti. Nelle prime sedute dell’organo presenteremo le nostre 10 proposte sul diritto allo studio e la richiesta di abrogazione della legge Gelmini come abbiamo scritto nel nostro programma.