Il tema del Diritto allo Studio all’interno del nostro lavoro come rappresentanti degli studenti è sempre stato centrale, e da anni ci battiamo affinchè non subisca tagli o depotenziamenti sia a livello locale che a livello nazionale.
Durante l’ultima seduta del Consiglio di Amministrazione del DSU è stato presentato il bilancio di esercizio dell’azienda del 2018, che si è chiuso con circa 2 milioni di utile.
Tale utile, secondo le normative di legge, dovrà tornare alla Regione Toscana che poi deciderà dove investire questo tesoretto.
Da anni ci battiamo per il miglioramento dei servizi erogati dal DSU Toscana per rendere il diritto allo studio il più accessibile possibile per tutti gli studenti e tutte le studentesse.
Per questo motivo vogliamo quindi che tale utile venga investito nuovamente nella sua totalità all’interno dell’azienda, per migliorare la vita di tutti e tutte coloro che usufruiscono dei suoi servizi, dalle mense alle residenze universitarie; proprio queste ultime ad oggi necessitano di maggiori finanziamenti per risolvere i problemi delle varie sedi universitarie, come per esempio la necessità di posti letto sulla sede di Pisa.
La decisione del Governo di congelare 30 milioni dal Fondo Integrativo Statale (ovvero la totalità dei fondi dati alle varie Regioni per il Diritto allo Studio), come abbiamo segnalato, minaccia di influire sullo stato dei servizi erogati; in una situazione come questa, i quasi 2 milioni di utile del passato bilancio rappresentano quindi una possibilità non indifferente per il DSU Toscana, a patto però che la Regione decida di investirli nuovamente nell’azienda.
Come detto in Consiglio Regionale degli studenti e in Conferenza Regionale alla presenza dell’Assessora Barni, chiediamo che la Regione Toscana – che da anni si vanta dell’eccellenza del diritto allo studio sul proprio territorio – prenda una posizione chiara sulla destinazione di questi soldi, e di far sì che vengano totalmente impiegati per l’azienda del diritto allo studio.