Durante la seduta del Consiglio d’amministrazione dell’Azienda per il diritto allo studio del 25 Novembre è stata fatta un’analisi preliminare del bilancio previsionale alla luce di recenti novità.
Molte delle Aziende per il diritto allo studio, tra cui il DSU Toscana, hanno detratto l’IVA durante gli ultimi anni, per tutti i beni e servizi relativi a vitto e alloggio e riguardanti gli studenti universitari, interpretando queste operazioni come non esenti dal pagamento dell’IVA.
L’Agenzia delle entrate, dopo che per anni ha trattato in maniera differente le varie aziende, ha improvvisamente dato un’interpretazione univoca dell’art. 10 del DPR 633/72 cercando di omologare il modo di lavorare di tutte le Aziende per il diritto allo studio sia regionali che non, rendendo tutti i servizi offerte da queste ultime come esenti IVA, e supponendo un “collegamento funzionale” cioè strettamente dipendente tra Università (le cui prestazioni sono esenti IVA) e le Aziende (che in molti casi hanno autonomia e finalità commerciali).
Senza entrare nelle valutazioni sull’opportunità politica e amministrativa di tale trattamento, vogliamo porre in evidenza le conseguenze che questo avrà nel caso dell’azienda del DSU Toscana: Un’interpretazione in tal senso costerebbe infatti al DSU Toscana circa 20.000.000 di Euro per i bilanci a partire dal 2011 ad oggi ed avrebbe un costo annuo di circa 2.833.555 Euro; costo che se non supportato da ulteriori finanziamenti regionali o statali rischia di vedere non solo un taglio complessivo del diritto allo studio toscano in termini di servizi e borse di studio, ma anche la fine degli investimenti futuri.
Si tratta, quindi, di una situazione molto critica che potrebbe mettere in crisi un diritto allo studio già in una quotidiana situazione di precarietà. Sono infatti a rischio gli investimenti futuri e i servizi stessi erogati dal DSU, dai pasti alle borse di studio. Come Sinistra Per… ci siamo impegnati fin da subito per rimanere costantemente aggiornati sulla situazione e siamo in attesa di ulteriori informazioni che pubblicheremo man mano.
Una considerazione politica, però, è da fare fin da ora: ogni singola borsa, ogni pasto, ogni posto letto vanno a costruire i tasselli della vita di persone. Studenti che, seppur in condizione di difficoltà materiale, decidono di intraprendere un percorso universitario. Al di là delle percentuali, al di là delle cifre e delle leggi alla fine bisogna fare i conti con dei volti, delle facce e dei nomi.
È necessario, quindi, che in una situazione così critica questo sia ben chiaro a chi dovrà prendere le decisioni, a qualsiasi livello, e che tutti gli enti preposti si attivino per cercare di arginare il danno e senza sottrarsi alle loro responsabilità. E’ necessario che al primo posto vengano messi quegli studenti ed il loro futuro ed il nostro impegno per far sì che ciò accada sarà immediato e costante.