Da diversi anni l’agenda politica dei vari governi ha come obiettivo dichiarato la mercificazione dei beni comuni, nonostante la vittoria dei due referendum del 2011 sull’acqua e altri servizi pubblici locali abbia chiaramente indicato come la popolazione si schieri per la gestione pubblica e partecipativa dei beni fondamentali, come acqua, ambiente e istruzione. Questo processo va avanti ormai da anni e il recentissimo governo Renzi non ha dato segni di alcun cambiamento di rotta, anzi: il Jobs Act, con il decreto Poletti, è un esempio di come le logiche di privatizzazione, tanto care al capitalismo finanziario, stiano investendo il mondo del lavoro, visto ormai come una concessione e non come un diritto. Ridurre la spesa pubblica con le privatizzazioni uccide i diritti alla salute, all’istruzione, al lavoro e all’abitare. Noi ci opponiamo a queste politiche di austerità e di precarizzazione, proponendo un’inversione di rotta: riappropriazione dei beni comuni e dei diritti universali, reddito garantito per tutti, difesa dell’istruzione pubblica e del diritto all’abitare, rifinanziamento dei trasporti e della sanità. La nostra primavera chiede questo all’Europa: a Pisa, in particolare, abbiamo già contestato il primo Ministro Renzi il 12 Aprile a Lucca, mobilitando le forze di chi da anni si oppone alle logiche del lavoro strutturato in termini aziendalistici e imprenditoriali, di chi ha contestato il definanziamento del pubblico (istruzione, sanità, abitare, trasporti) a favore del privato. Scenderemo ancora in piazza a Roma il 17 Maggio, per chiedere all’Italia e all’Europa scelte politiche diverse.
In vista di questa data vi invitiamo a un’assemblea pubblica mercoledì 14 maggio presso l’aula multimediale di Palazzo Ricci alle 21.00