Apprendiamo a mezzo stampa che da pochi giorni il Ministero dell’istruzione ha finalmente, anche se in ritardo, preso coscienza della situazione di ingiustizia sociale provocata dal nuovo ISEE, e dai noi più volte contestata lo scorso autunno, procedendo a un aggiornamento delle soglie ISEE e ISPE, che ha visto l’innalzamento dell’ISEE a 23.000 e dell’ISPE a 50.000.
Un passo necessario, che servirebbe a favorire un parziale riassorbimento della percentuale di idonei che sono rimasti esclusi lo scorso anno, ma purtroppo non risolutivo, dato che la causa maggiore di perdita della borsa di studio è rappresentata proprio dall’ISPE, già conteggiato nel calcolo ISEE, e per cui noi proponevamo e continueremo a sostenerne l’abolizione.
Proprio per questo, dopo aver appreso a mezzo stampa che è stato approvato prima in commissione cultura, poi in Consiglio Regionale della regione Toscana il bilancio previsionale 16-18 dell’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio, rimaniamo sconcertati dalle parole del Presidente Anselmi ( “In caso di riduzione del numero delle borse e di riduzione dei benefici erogati – ha concluso il presidente – la Regione ridurrà i contributi per borse, preservando comunque l’equilibrio di bilancio che dovrà verificarsi in condizioni di riduzione dei costi totali di produzione per effetto dei minor benefici erogati e tendenzialmente alle stesse condizioni di efficienza prefigurate nel bilancio preventivo” fonte: gonews), che evidenziano una continuità con le manovre regionali degli ultimi mesi, nonché una preoccupante prospettiva per il futuro. Appare infatti chiaro come l’obiettivo della Regione sia diminuire il numero dei beneficiari e non contemplare un ampliamento espansivo in termini di diritti e servizi.
Se a minor beneficiari corrispondono semplicemente meno soldi, ad un crescente attacco al Diritto allo Studio in questa Regione non corrisponde, evidentemente, neanche la volontà politica di risolvere le emergenze ed i problemi con cui ogni giorno, come Sinistra per.., ci confrontiamo e proviamo a dare soluzioni reali e necessarie.
In sede di discussione sul nuovo bando borse porteremo come nostra rivendicazione la necessità di aumentare le soglie ISEE e ISPE per effettuare un adeguamento ai parametri nazionali, nonché testeremo la volontà politica della Regione Toscana, non solo di continuare ad investire, ma anche di impegnarsi realmente nell’ambito del diritto allo studio.