Anno 2014 – in un anno in cui il DSU Toscana ha visto un ulteriore aumento vertiginoso degli aventi diritto (circa il 20% in più rispetto al 2013), accedere a quelli che ancora sembrerebbero risultare dei diritti, continua ad essere difficoltoso. Per uno studente extracomunitario la situazione è ancora più tragica: alla scarsa chiarezza e fruibilità del sito si lega una quasi completa assenza di pagine in lingua inglese e una traduzione inesatta e fuorviante già nel titolo del bando. Ulteriore disagio deriva da un imbarazzante disinteresse che il DSU dimostra non preoccupandosi della preparazione specifica riguardo le informative tecniche dei propri dipendenti presso gli sportelli e della conoscenza della lingua inglese per interagire con studenti stranieri; evidenziando, quanto meno, poca attenzione verso una parte rilevante degli studenti che sfrutta il servizio per ricevere delucidazioni altrimenti difficoltose da reperire.
Svariati sono i casi che ci sono capitati in questi anni, quest’anno in particolare, di ragazzi che non riescono ad accedere a un servizio che dovrebbe essere garantito. Proprio per questo parte forte la nostra denuncia verso i dirigenti dell’azienda che si sono dimostrati fortemente insensibili ed irremovibili, nonostante la pressione da parte dei rappresentanti che hanno più volte messo in evidenza questi casi che non sono più così sporadici.
In questa discussione come si colloca l’ateneo? Di certo non è strettamente di sua competenza ma è altrettanto certo che l’Università viene colpita direttamente, fermamente ed al proprio nucleo formativo, perciò non può esimersi dall’intervenire se vuol poter vantare pubblicamente un’internazionalizzazione effettiva.
Una soluzione a lungo termine richiede progettualità e collaborazione tra gli enti, che è ciò che ci auspichiamo ed incoraggiamo, ma ora è importante che chi di dovere si muova subito per risolvere dei problemi dovuti a mancanze non degli studenti, che però sono quelli che già oggi ne stanno pagando le gravi conseguenze!