L’Università italiana negli ultimi anni ha visto la sua situazione precipitare per via dei tagli da 1,5 miliardi cui è stata soggetta, dell blocco del turn over e della riforma del finanziamento tramite la quota premiale, che in realtà va a punire gli Atenei che risultano meno produttivi per i criteri del Governo; tutto questo ha portato l’istituzione ad assistere al declino del personale e delle risorse economiche. Di tutto questo Sinistra Per.., come membro di Link Coordinamento Universitario parla nella “Nuova Università”, la proposta di riforma globale del sistema universitario per uscire dalla crisi perpetua che i definanziamenti di questi ultimi anni hanno provocato e che questo Governo dimostra di non voler controvertire.
La protesta degli ultimi mesi, promossa da professori e ricercatori circa gli scatti stipendiali bloccati da quattro anni dalle suddette riforme, ha portato in vari atenei del Paese al blocco dell’accreditamento dei prodotti della ricerca per non rendere possibile all’A.N.V.U.R. redigere una completa Valutazione della Qualità e della Ricerca dell’Università pubblica italiana. Ai nostri occhi questa protesta risulta concreta e legittima, poiché gli scatti stipendiali sono un diritto dei lavoratori e non concederli, in realtà, equivale a non riconoscere il lavoro svolto; è nostra opinione tuttavia che, per lo stato in cui da anni versa l’Università pubblica, non ci si possa limitare alle battaglie delle singole categorie nel complesso ecosistema universitario .
Ciò di cui c’è bisogno a nostro avviso è la costruzione di un fronte ampio di lotta contro l’imposizione di un modello di didattica e ricerca efficentista , l’attuale modello di premialità dei finanziamenti (la quota premiale dell’F.F.O. è in realtà una quota punitiva), e soprattutto che rilanci la necessità di un rifinanziamento straordinario del sistema universitario e del diritto allo studio. Il sistema V.Q.R. è tra l’altro basato su una valutazione con criterio bibliometrico che a nostro avviso, come diciamo nella “Nuova Università”, non tiene conto del reale sviluppo della ricerca e dell’entità del lavoro né della reale qualità, a differenza del criterio della revisione paritaria effettuata attraverso una valutazione qualificata eseguita da esperti del settore per verificarne l’idoneità e il livello, invece di tenere in conto il solo numero di volte che un prodotto viene citato da altri. Per citare Einstein:<<Ognuno è un genio. Ma se si giudica un pesce dalla sua abilità di arrampicarsi sugli alberi lui passerà tutta la sua vita a credersi stupido.>> se si vuole adoperare una valutazione, serve un metodo corretto e questa non deve essere la scusa per sottofinanziare gli atenei.
Il criterio della produzione frenetica fine a se stessa è entrato ormai negli ingranaggi non solo della ricerca ma dell’intero sistema universitario, compresa la didattica con i suoi tempi sempre più stringenti sia per le lezioni che per gli appelli d’esame; questo perché l’Università nelle menti di chi governa non deve essere un luogo dove i saperi si aprono a chiunque e si riproducono ma una catena di montaggio che deve produrre a ciclo continuo ciò che serve a generare ricchezza materiale. Il modello di finanziamento in cui è inserita la V.Q.R. è un modello che ripudiamo e che riteniamo essere il vero responsabile del malessere dell’Università, che mette le diverse parti le une contro le altre senza che esse si organizzino collettivamente per sovvertirlo.
Siamo, infine, ben disposti a dialogare con i partecipanti alla protesta contro il blocco degli scatti stipendiali, purché si dia luogo a una mobilitazione generale di tutto il mondo della conoscenza, coinvolgendo quindi anche studenti, dottorandi, precari della ricerca e tecnici amministrativi nell’auspicio di una revisione completa di quelle che sono le norme e i modelli che regolano l’università attuale, oltre alla richiesta di un rifinanziamento complessivo. A tal proposito crediamo che la giornata di mobilitazione nazionale lanciata per il 21 marzo dalla CRUI in tutti gli atenei sia un’ottima occasione per far coincidere le lotte e promuovere il dialogo tra tutte le componenti universitarie nel solco di una volontà di cambiamento totale che per quel che riguarda Sinistra Per…si riassume in gran parte nel testo, già citato, della “Nuova Università”. A tal uopo urge un luogo di incontro pubblico dove discuterne al più presto.