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Il nuovo ISEE, facendo risultare erroneamente ciascuno più  ricco, determina tanto l‘aumento della tassazione universitaria (che viene generalmente fasciata in base al reddito), quanto l’esclusione di una consistente platea di persone dalla possibilità di accedere ai benefici del Diritto allo Studio; inoltre, il decreto, uscito a Luglio 2015, che ha determinato le nuove soglie ISEE e ISPE ha tenuto in considerazione esclusivamente il tasso di inflazione (0,2%), non recependo di fatto in alcun modo le conseguenze nel nuovo calcolo. Dalla graduatoria provvisoria emerge infatti che il numero degli studenti esclusi è 3512, di cui 1610 sono conferme di borsa di studio, quindi ex borsisti, che a causa del nuovo calcolo non sono rientrati nei parametri regionali della borsa di studio. Inoltre, si creerà un generale ampliamento del costo dei servizi sociali: dalla sanità ai trasporti agli alloggi popolari, tutto diventerà più costoso e quindi meno accessibile. In generale, stiamo assistendo ad un’esclusione di massa dal sistema formativo; gli studenti e le studentesse stanno perdendo il Diritto di Studiare: non solo la casa, non solo la borsa, non solo l’innalzamento delle tasse universitarie, ma la combinazione di tutti gli elementi, che costituiscono la possibilità di studiare e di intraprendere un percorso formativo autodeterminato, libero e trasparente, vengono, col nuovo decreto ISEE, cancellati e distrutti.

Per questo abbiamo deciso di scrivere questo dossier: per fare una proposta complessiva, tanto a lungo termine tanto sul contingente, di come oggi si risponde a questo ennesimo attacco all’istruzione e ai diritti degli studenti e delle studentesse; vogliamo informare e creare partecipazione tra la popolazione studentesca ed essere in grado, tutti insieme, di fare proposta politica concreta nelle piazze e negli organi decisionali dell’Ateneo e del DSU.

qui il link al nostro dossier