Sono passati molti mesi da quando il nuovo Polo di Chimica è stato inaugurato, ma ad oggi la situazione non è cambiata e la zona soffre ancora di forti carenze dal punto di vista dei trasporti e delle infrastrutture. La struttura, che sorge in via Moruzzi, per l’esattezza di fianco al complesso del CNR e di fronte alla residenza studentesca “I Praticelli”, è ancora priva di qualsiasi collegamento: il marciapiede finisce all’altezza del Consiglio Nazionale della Ricerca e per raggiungere l’ingresso del dipartimento è necessario attraversare una zona di prato di fianco alla carreggiata stradale, senza neanche il guardrail a protezione. Come se non bastasse, la strada è completamente priva di illuminazione.
Come Sinistra per… abbiamo in diverse occasione denunciato la gravissima situazione e sollecitato l’ateneo e l’amministrazione comunale pisana ad intervenire richiedendo sia la presenza di strutture temporanee come soluzione da attuare in brevissimo tempo, sia l’inizio dei lavori per le strutture permanenti: alle nostre denunce sono seguiti delle risposte da parte del comune, che assicurava la risoluzione dei problemi in relativamente brevi tempi, ma purtroppo questi annunci non hanno avuto mai alcun seguito . Ai suddetti problemi si è aggiunto il parcheggio abusivo di auto a lato della carreggiata, nella zona dove transitano gli studenti per raggiungere il polo: questo fenomeno costringe a invadere la carreggiata della strada, facendo correre dei grossi rischi a chiunque voglia raggiungere il dipartimento.
Vista l’insostenibilità della situazione, abbiamo chiesto richiesto alla prossima Consulta degli Studenti un interrogazione all’assesore Serfogli, per avere delle risposte concrete e poter conoscere lo stato dei lavori; chiediamo inoltre che venga convocata urgentemente la Conferenza Università e Territorio, nella quale siedono Università, Comune di Pisa e rappresentanti degli studenti ed invitando anche il Comune di San Giuliano, durante la quale chiederemo a tutti gli enti coinvolti di trovare al più presto una soluzione alla situazione, evitando ulteriori dilazioni nelle tempistiche e rimpalli di responsabilità per la mancanza delle infrastrutture sopraelencate.