In questi giorni stiamo vedendo tantissime scuole superiori mobilitarsi e alzare la voce. Chiedono scuole sicure, pretendono un radicale ripensamento del percorso PCTO (Percorso per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), così come dell’Educazione Civica, che viene ridotta a meri moduli didattici senza interdisciplinarità, esigono la revisione delle modalità dell’Esame di stato 2021/2022 e che venga dato un supporto psicologico perché la salute è anche mentale.
Questa settimana siamo statɜ al Liceo Scientifico Enriques a Livorno e al Liceo Artistico Russoli di Pisa. Abbiamo raccontato il mondo dell’università e ci siamo confrontatɜ su concetti di performatività, meritocrazia, competitività, di come ci sentiamo incanalatɜ in una catena di montaggio che riduce scuola e università, organizzate e gestite secondo logiche aziendalistiche, a farci diventare appetibili prodotti sul mercato del lavoro.
Superiori e Università sono legate dalle stesse politiche sull’istruzione che stanno mettendo sempre più in secondo piano la nostra crescita e formazione proponendo piuttosto percorsi formativi che vanno perpetrando quello che a tutti gli effetti potremmo descrivere come educazione allo sfruttamento. Un filo rosso unisce la lotta delle superiori, delle università e del mondo del lavoro e sosteniamo le occupazioni che stanno avvenendo in questi giorni e che continueranno in una mobilitazione permanente.
LORENZO È VIVO E LOTTA INSIEME A NOI, LE NOSTRE IDEE NON MORIRANNO MAI