Durante la seduta congiunta Senato – CDA del 28 Giugno, è stato votato il documento che detta le linee generali in merito alle riaperture del prossimo semestre. Ricordiamo in maniera molto sintetica i punti della delibera.
- Tutte le lezioni saranno erogate in presenza.
- Chi vuole seguire dovrà prenotarsi tramite una applicazione.
- Se il numero di persone che vorrà seguire sarà superiore alla capienza dell’aula, ci sarà una turnazione.
- Ogni lezione verrà comunque erogata anche a distanza, ma in una modalità scelta dal docente, tra registrazione della lezione in presenza e poi caricata, lezione preregistrata, o streaming.
- Lo streaming sarà obbligatorio soltanto per i corsi con obbligo di frequenza sottoposti a turnazione. Quindi, se seguirai un corso a frequenza non obbligatoria, e a causa della turnazione ti ritroverai a dover seguire a distanza, rischierai di avere a disposizione soltanto un video a fine giornata;
- Esami in presenza dal 1 Settembre: la richiesta di svolgere un esame a distanza potrà avvenire soltanto previa giustificazione (per disabilità, motivi di salute, cause di forza maggiore legate alla pandemia).
Nonostante i numerosi interventi dell3 rappresentanti, le esigenze della componente studentesca non sono state ascoltate. Si è votato per un rientro in presenza a metà, senza tutele o chiarezza né per chi vorrebbe tornare a Pisa, né per chi, in questa fase ancora emergenziale, non se la sente di tornare a frequentare in presenza. Dopo che hanno ignorato anche gli emendamenti da noi proposti, non abbiamo potuto che prendere le distanze da questa decisione.
Per questo, giovedì 8 luglio alle ore 10.30, in contemporanea con la seduta del Senato Accademico – ci incontreremo davanti al Rettorato sul Lungarno Pacinotti, dove potremo confrontare le nostre esperienze ed esigere tutele e chiarezza da parte dell’Ateneo.
È necessario protestare perché le linee guida sulla ripartenza del prossimo semestre NON danno garanzie a tutta la componente studentesca che per qualche motivo non riuscirà a seguire in presenza – comprese le persone che, pur volendo, non troveranno posto in aula a causa dei posti a sedere limitati.
Riteniamo NON sia accettabile, in una fase ancora delicata come questa, che pur di assecondare un malcontento della componente docente si metta a repentaglio l’effettiva possibilità di studiare della componente studentesca.
Non garantire lo streaming significa di fatto creare student3 di serie A, quell3 che potranno venire a Pisa a seguire le lezioni, e di serie B, coloro invece che dovranno potenzialmente accontentarsi di una registrazione asincrona. Questo amplierà ancor più la differenza che già la pandemia ha comportato e di cui l’università non può ignorare gli effetti. Proprio per questo, affidare aз singolз docenti la scelta di erogazione delle lezioni dimostra la disorganizzazione, il poco interesse nei nostri confronti, e la codardia di chi sarebbe chiamato a gestire l’università nel suo insieme.
Con l’inizio delle lezioni alle porte, non abbiamo ancora idea di come questa applicazione funzionerà e di come in concreto saranno gestiti i turni, ma vedendo quanto fallimentare sia stata la prenotazione delle aule studio – per non parlare dei continui ritardi e problemi nella gestione delle elezioni studentesche- non possiamo non porci con un certo livello di scetticismo.
In tutto questo la componente studentesca, che in mezzo a tutte queste incertezze, deciderà di rientrare a Pisa, troverà una città che la vede soltanto come portafogli, guidata da un’amministrazione comunale apertamente ostile nei loro confronti, e un Ateneo che non tutela chi non riesce ad accedere ad una presenza che, nonostante quanto pubblicizzato, non può essere completa.
CI VEDIAMO GIOVEDI’ 8 LUGLIO ALLE 10.30 DI FRONTE AL RETTORATO