Solidarietà a Spot: lo sgombero avvenuto questa mattina non dà alcuna risposta ai 1420 studenti che avrebbero dovuto ricevere l’alloggio ad inizio anno e che, aldilà dei pochi scorrimenti, sono ancora in attesa di vedersi garantito un diritto; piuttosto quest’episodio fa emergere ancora una volta quelle domande che abbiamo posto per tutto quest’anno: quali sono le soluzioni alla carenza di alloggi per gli studenti idonei? Quanto manca a vedere Via da Buti aperta e in grado di alleggerire un minimo la situazione? Quanti passaggi sono ancora necessari affinché Fossabanda sia utilizzabile come soluzione temporanea in attesa dell’apertura di nuove residenze? La risposta a questi quesiti, così come l’alternativa allo sgombero di questa mattina, passa per la collaborazione fra gli enti pubblici che ruotano attorno al mondo universitario, in questo caso ARDSU, Università e Comune, che sollecitiamo ancora una volta ad ascoltare le istanze sociali e a dialogare per risolvere queste problematiche in una dinamica nella quale ognuno riconosce le proprie responsabilità e contribuisce per parte sua ad ampliare l’accesso all’Università, rimuovendone con i mezzi a propria disposizione gli ostacoli.
Alla luce delle problematiche esistenti, che stanno diventando croniche, rilanciamo verso un autunno pisano di lotte per avere risposte che da troppo tempo stiamo chiedendo, per garantire un reale diritto di cittadinanza per studenti e studentesse, cittadini e cittadine, e siamo pronti a scendere in piazza per ribaltare questo presente di precarietà.