Apprendiamo dalla stampa che il presidente del DSU Toscana Marco Moretti ha richiesto al Comune la possibilità di effettuare un sopralluogo tecnico presso Santa Croce in Fossabanda per verificare la possibilità di usufruire dell’immobile come studentato e mensa universitaria. Il DSU conferma pubblicamente il proprio interesse a fruire dell’ex-convento, da due anni tristemente lasciato all’abbandono, incontrando, questa volta, la disponibilità dell’amministrazione comunale a procedere. Un passo avanti non decisivo, ma che finalmente riconosce la validità della proposta da noi avanzata già a partire dallo scorso ottobre, per rispondere all’emergenza abitatitiva e alla carenza di servizi nella zona Piagge. L’iniziale chiusura dell’amministrazione, più incline a vendere l’immobile a Normale e Sant’Anna per realizzare una (ennesima) foresteria per docenti, ha lasciato spazio ad un diverso contesto politico, costruito con determinazione attraverso l’occupazione vertenziale di Fossabanda, la mobilitazione studentesca autunnale e l’approvazione, in sede di votazione del bilancio 2014, di un ordine del giorno che ha impegnato il sindaco a valutare l’opzione di concedere l’immobile al DSU.
Riteniamo che la vertenza su Fossabanda non si sia mai limitata alle quattro mura dell’immobile, ma che abbia aperto una breccia all’interno del dibattito cittadino, imponendo alcuni temi che da anni portiamo avanti. I bisogni che abbiamo provato a rappresentare nascono da un dato di realtà: le graduatorie dei posti alloggio su Pisa hanno fatto emergere la vergogna di 1420 studenti esclusi dal posto alloggio pur avendone diritto. I nuovi studentati di via Paradisa e di San Cataldo non saranno a disposizione prima del 2016-17: esiste quindi un problema immediato e la necessità di sopperire all’inadeguatezza numerica delle strutture è impellente. Fossabanda è un immobile al momento inutilizzato, un ex convento divenuto albergo e poi lasciato vuoto: in un periodo storico che vede le risorse diminuite e la possibilità di investimenti ex novo ridotta, il patrimonio immobiliare sfitto e invenduto costituisce una reale soluzione alle esigenze della cittadinanza.
Una moltitudine di indicatori, economici e sociali, ci dicono che la crisi continua ad incidere pesantemente sul Paese, deprimendo pesantemente i redditi: come già accaduto quest’anno, è probabile che il numero dei beneficiari di borsa di studio continuerà a crescere nei prossimi anni. Fossabanda risulta essere una soluzione temporanea, che deve essere accompagnata da un politica lungimirante, coordinata fra istituzioni (Comune, DSU e Unviersità), che ponga al centro della propria azione la necessità di offrire servizi e garantire diritti soprattutto a chi rientra nelle fasce di reddito più basse.
Inoltre a Pisa la dislocazione dell’Università è cambiata: abbiamo avuto lo spostamento di circa 5.000 studenti dal centro alla zona di Cisanello, con la costruzione del nuovo Polo Piagge, che ha causato il sovraffollamento dell’unica mensa presente nella zona (via Betti). Le file chilometriche e la mancanza di personale più volte venuta alla luce (anche per denuncia delle stesse RSU) fanno comprendere come sia di assoluta priorità l’apertura di una mensa universitaria adatta a coprire il fabbisogno della zona delle Piagge. Anche in questo caso Fossabanda rappresenta una risposta temporanea, in attesa che anche l’Università torni indietro sull’irresponsabile scelta di affidare in esclusiva a privati la gestione del ristoro all’interno del polo Piagge.
Il sopralluogo su Fossabanda avrà degli esiti che chiediamo siano pubblicamente esposti e costituiscano un nuovo elemento di confronto con le rappresentanze studentesche, che da tempo spingono su questo tema. Infine, pretendiamo che si passi immediatamente a fatti concreti, che si tratti dell’inizio dei lavori su Fossabanda o l’apertura reale di un tavolo tra enti, come è ribadito anche nell’OdG approvato dal consiglio comunale di dicembre e come chiediamo da mesi, con il mandato di individuare soluzioni veloci in grado di soddisfare i bisogni evidenziati dagli studenti.